In
una Montecorvino tormentata da numerose vicende concernenti il possesso
del suo territorio, la nobiltà locale, dal sec. XVI in poi, pensò bene
di stemperare gli animi del popolino, assumendo varie iniziative,
soprattutto culturali e folkloristiche, per dare anche maggiore
prestigio, sia al casato che al casale di appartenenza.
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Agli
inizi del 1500, con l’insediamento del dominio spagnolo nel Regno di
Napoli, non vi era più motivo alcuno di difesa del territorio e, i
nobili, per accaparrarsi posizioni di notevole prestigio
nell’amministrazione sia locale che centrale, promuovevano
manifestazioni culturali tali da richiamare l’interesse di prestigiose
figure del Reame, non ultima la genuinità della cucina e la salubrità
dell’aria.
Non
fu assente la gelosia, soprattutto, tra i casali Montecorvinesi che
facevano capo al casale centrale di Rovella, e gli altri casali,
cosiddetti esterni.
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Foto Braciole
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Fu
proprio su questo tessuto sociale che nacque una specie di sfottò
culinario tra i casali centrali e gli altri, il cui naturale incontro
avveniva nella piazzetta di Sant’Eustachio.
Gli
abitanti del nucleo principale della città ( capoluogo ), deridevano
quelli di Sant’Eustachio ritenendoli incapaci persino di avvolgere una
braciola, se non ricorrendo addirittura al ferro filato.
Ma
dopo il rinvenimento dell’icona della Madonna dell’Eterno, avvenuto in
una domenica di agosto agli inizi del sec. XVII, una geniale mente
locale, pensò di abbinare a quella festa di ricorrenza annuale, anche
quello sfottò, creando la simpatica tradizione della “ Braciola col
ferro filato”.
La
locale Pro Loco, la sta riproponendo, ormai, da ventiquattro anni, nella
magica atmosfera dell’antico sapore dettato dall’altrettanto antica
tradizione.
Ad
agosto 2004 si svolgerà una “festa
popolare”, aggiungendo, oltre alla degustazione della Braciola col ferro
filato innaffiata con il nettare degli dei, anche diversi stands
gastronomici, in cui si potranno apprezzare altre squisitezze culinarie e
dolciarie, e numerosi altri stands, dislocati nel centro storico,
in cui si potranno ammirare i meravigliosi capolavori prodotti
dall’artigianato locale.
Non
resta altro che augurare al lettore, al turista, allo storico, al
buongustaio, una buona permanenza nella nostra bella cittadina, suggerendo
anche una simpatica ed istruttiva visita al patrimonio artistico,
culturale e scientifico, che ha reso famosa Montecorvino Rovella in tutto
il mondo.
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